Kasos è la meta di questo lungo viaggio dall’Italia attraverso i Balcani. L’isola isolata, fuori dal tempo, con una magia particolare. La storia e la posizione geografica dell’isola hanno aiutato a creare la magia.
Kasos è la Grecia di un tempo, oggi.
Lontana, poche spiagge, desolata, perchè arrivare fino a qui? Kasos ha quella magica combinazione del profondo sud, del luogo lontano dove il tempo sembra scorrere in modo diverso, dove tutto è talmente lontano che alla fine si inizia a stare talmente bene che qui di noi rimarrà qualcosa. A 400 km dalla costa egiziana si respira quell’aria di un Mediterraneo originale ormai rarissimo, dove la globalizzazione non è ancora arrivata, e chissà se arriverà, dove nessun albergo ha mai aperto davvero ancora, dove non c’è neanche un negozio cinese, dove si rimane in piazza insieme ai vecchi dell’isola, nel chiasso o nel silenzio, dove ci si sente ospiti e non turisti.
Neanche i 2 monasteri ospitano più i viandanti, come un tempo era tradizione, o meglio vanno avvisati, perchè non sempre c’è il monaco ad aprire, in quest’isola dimenticata. Ma se siete fortunati o riuscite ad avvisare, a Kasos potrete fare anche questo. E come ha fatto a sopravvivere un’isola così? Aggrappandosi alla propria cultura. I 1000 abitanti di oggi mantengono una delle stagioni di feste tradizionali più vive e intense di tutto l’Egeo. Insomma Kasos è uno di quei luoghi dimenticati che se vi piace il genere, correte a viverla, a sentirla, ad amarla, prima che qualcun’altro se ne accorga.
Storia
Kasos è stata per secoli la sede di una delle più attive comunità di navigatori e armatori di tutta la Grecia, tanto che viene già citata da Omero per la partecipazione con le sue navi alla campagna di Troia. Famiglie riconducibili a Kasos hanno gestito percentuali rilevanti delle compagnie navali greche in molte epoche. La tradizione fiera e ribelle degli abitanti li portò a distinguersi nelle insurrezioni contro gli ottomani, che li punirono bruciando l’isola e deportando gli abitanti nel 1824. La popolazione di allora quasi venne cancellata e da quell’evento Kasos non si riprese davvero più.
I 1000 abitanti di oggi sono gli eredi di chi cercò di rifondare la propria comunità, o dopo alcuni anni rientrò dalla diaspora che era seguita alla distruzione. Gente tosta.
Come arrivare a Kasos
L’isola è distante dalle rotte principali. Si trova a metà strada tra Creta e Rodi, accanto alla cugina Karpathos, molto più grande e dotata di un vero aeroporto. Gli unici collegamenti via nave sono verso Creta (Sitia, 2,5h) e Karpathos, unicamente grazie a Anek Lines. Per darvi un’idea delle distanze, Karpathos (e non Kasos) è il capolinea del “mulo dell’Egeo”, il traghetto che da Atene fa tutto il giro dell’omonimo mare in circa 20 ore di eterna navigazione. A bordo invecchierete.
Arrivare a Kasos via mare è perciò un’esperienza piuttosto insolita. Troverete ad attendervi solo famiglie locali che vengono a ricevere i parenti per le periodiche visite alla terra natia.
A Kasos c’è anche una pista di atterraggio, ma solo negli ultimi anni è stata riattivata per i voli estivi con piccoli aeromobili da 10/20 posti. Sky Express conduce servizio di trasporto stagionale, ma meglio verificare prima. Qui non si vede molto traffico: l’aeroporto ha avuto 1300 arrivi complessivi in tutto il 2017 (fonte: Aeroporto di Kasos) .
Spiagge di Kasos
Mare, siamo in mezzo al mare! E le spiagge, possibile che siano solo 3? Beh si, anche se in realtà sono 4, anzi 5. Kasos è un masso roccioso caduto nel mare, anche questo la rende bellissima e la mancanza di kilometriche lingue di sabbia l’hanno aiutata a rimanere nascosta. Ciò nondimento ci sono tratti di mare che vi renderanno commuoveranno. Salendo di intensità:
Emporios Beach è la spiaggia cittadina. Si trova poco oltre il porto a est, oltre la vecchia scuola e un molo che proteggeva le navi un tempo. In questa spiaggia vengono gli isolani a fare il bagno e troverete le famiglie greche fare festa. Nulla di speciale rispetto alle media stellare delle isole greche.
Ammoua Beach è per il il tramonto. La bassa costa su cui sviluppa la pista di atterraggio a ovest di Fri ospita poco più a sud (1,5 km) un piccolo golfetto di sabbia bianca, è Ammoua: un’area piuttosto esposta al vento che diventa particolarmente suggestiva la sera, quando sul suo piccolo beachbar potrete gustarvi i colori fluorescenti di un tramonto in mezzo al mare, senza luci nè ostacoli alla vista, solo in lontananza l’ombra di Creta lontana (a 50km a ovest).
Helatros, è la vera spiaggia regina di Kasos e si raggiunge con l’ausilio dei mezzi, che vi spostiate su 2 o 4 ruote. La raggiungerete dopo una lunga strada che vi guiderà per tornanti brulli e tortuosi: attenti alla caduta di sassi, ai cigli cedevoli, alle buche e, di notte, al buio assoluto. Alla fine arriverete ad una suggestiva gola che si immerge nel mare libico, guardando dritto dritto verso sud tra i verdi e i turchesi dell’acqua e due alte pareti di roccia. A ridosso della spiaggia un piccolo bar ha realizzato alcuni ombrelloni di foglie di plama e posizionato qualche lettino. Poche cose in materiali naturali, non disturbano e sarete comunque in pochi. Il colore dell’acqua vi ripagherà.
Avlaki Beach è la più bella e irraggiungibile dell’isola. Recatevi al monastero di Saint George: dalla piazzola nei pressi del monastero parte un sentiero che scende (attenzione, quindi al ritorno sale) per la scogliera e arriva dopo poco più di 2 km ad un piccolo promontorio collegato a Kasos da una lingua di sabbia disposta a semicerchio. Il salto di terra offre un timido riparo all’ombra anche nelle ore più calde. Qui sarete soli, o forse incontrerete degli amanti locali, chissà. La spiaggia è incantevole. L’acqua ha i colori che sognate. Altro non vale la pena aggiungere, ve la ricorderete a lungo.
Il sentiero che porta ad Avlaki. Qui di seguito pubblichiamo il percorso per la spiaggia. In pochi lo conoscono anche tra gli isolani, la nostra proprietaria di casa non lo aveva mai percorso! Meglio indossare un paio di scarpe da trekking o ginnastica per affrontare il pietrame in discesa. Ricordate inoltre di protarvi l’acqua, il luogo è deserto. I 2km si percorrono in circa mezz’ora.
Armathia è l’isola minore di Kasos, uno scoglio circondato da lingue di sabbia bianca con una piccola laguna. Difficile raggiungerla però, se non arrivate da navigatori. Se volete visitarla chiedete aiuto ai piloti della Kasos Princess, il motoscafo che offre un servizio navetta da Kasos a Sitia e Karphatos e offre gite in giornata per Armathia
I villaggi di Kasos
Tutti i villaggi di Kasos si sviluppano nella stessa conca che al centro dell’isola, sul lato settentrionale, guarda il porto.
Fri è il porto e il capoluogo. Qui si arriva col traghetto e a pochi metri arriva la pista di atterraggio. A Fri si trovano anche le principali pensioni o affittacamere dell’isola. La piazza che da sul porto vecchio è incantevole. Verso il fondo del porto, dietro al molo si trova una Taverna con 3 o 4 tavoli dove mangerete con gli anziani del luogo. Le signore in cucina tirano la pasta e riempiono le verdure ripiene mentre voi aspettate. La piccola cattedrale (Kasos è letteralmente tempestata di chiede e cappelle) ha l’odore dell’incenso.
Panagìa è una frazione sulla collina sopra Fri, qui sul sagrato parrocchiale si svolge la festa di Ferragosto, rigorosamente con uomini e donne che cantano divisi in due cortili adiacenti, come da tradizione ortodossa. A Panaghia si trovano anche le “6 cappelle” (6 chiese adiacenti una all’altra) che troverete in molte foto di Kasos.
Agio Marina è il centro che raccoglie la maggior parte di abitanti locali e qui c’è l’unico distributore pubblico d’acqua della città. Se avete con voi delle bottiglie, venite a rifornirvi qui.
Arvanitohori era il borgo agricolo dell’isola, oggi, come Poli, vive a metà strada tra l’abbandono e il restauro.
Poli è la frazione più lontana dal porto, situata sulla collina più alta della valle. Le casupole arrampicate sulla cima sono suggestive. La chiesa è caratteristica e ancora ben tenuta con la sua piccola corte di ciotoli ombreggiata dagli alberi. Attraverserete Poli per raggiungere il monastero di Agios Mamas.
Le feste di Kasos
Le feste di Kasos sono l’occasione per vivere un folklore tradizionale autentico. Verrete invitati a partecipare, vi verrà offerto cibo e da bere, farete parte della comunità. Le feste hanno mantenuto viva e compatta la comunità locale nel tempo. Vi renderete conto presto che il turista (voi), se c’è, è considerato un simpatico imprevisto, nulla di più. Controllate le date e se non volete mancare un festival chiamate per informazioni l’agenzia di turismo locale. State attenti però, padre e figlio sono consapevoli di essere i principali nodi turistici sull’isola: gestiscono 3 squallide camere sopra l’agenzia, affittate a prezzi fuori mercato, che chiamano albergo. L’unica nota stonata nella nostra esperienza a Kasos.
- 23 Aprile – San George at Hadies (all’omonimo monastero)
- In Giugno in data variabile – La Santa Trinità in Giugno (villaggio di Poli)
- 21 Maggio – San Konstandinos ed Eleni
- 17 Luglio – Santa Marina (villaggio di Agia Marina)
- In Agosto in data variabile – La commemorazione della presa Ottomana
- 06 Agosto – La celebrazione di Cristo (villaggio di Agia Marina)
- 15 Agosto – Pera Panagias (villaggio di Panagia)
- 27 Agosto – San Fanourios (villaggio di Agia Marina)
- 02 Settembre – Santa Mama (all’omonimo monastero)
- 08 Settembre – Panagia Elerou
- 14 Settembre – La celebrazione della Santa Croce (villaggio di Agia Marina)
- 26 Ottobre – San Dimitrios (villaggio di Arvanitohori)
- 03 Novembre – San George at Hadies (all’omonimo monastero)
- 12 Dicembre – San Spiridon (villaggio di Fri)
I monasteri di Kasos
Kasos ha centinaia di chiese e ben 2 monasteri. I Monasteri di Kasos sono famosi per ospitare i viandanti. Si scrive che durante le feste aprano le proprie celle a chi vuole fermarsi a riposare per qualche giorno tra le loro mura (ad Aprile, settembre e Novembre). Oggi i monachi sono pochi e spesso i monasteri sono chiusi. Noi li abbiamo trovati così.
Il monastero di Saint George è situato a sud dell’isola. Attorno a lui si sviluppa un pianoro tutt’ora coltivato. Da qui parte il sentiero per la spiaggia di Avlaki.
Il monastero di Agia Màmma, a sud-est oltre Poli, è arrampicato su un costone di roccia scosceso verso il mare. Qui ci sono anche degli affreschi all’interno delal cappella. All’ingresso un piccolo edificio restaurato di recente ospita le celle per i viandanti.
Per maggiori informazioni sui monasteri, questo è il sito della municipalità di Kasos.
Approfondimento: Angelina e le case storiche di Kasos
A Kasos noi siamo andati, neanche a dirlo, a caso. All’inizio pensavamo di piantare la tenda da qualche parte, ma effettivamente sull’isola le spiagge sono poche e i luoghi impervi. Meglio evitare. Gironzolando per Fri abbiamo incontrato Maria, titolare dell’unico negozio in paese che vende tessuti fatti a mano e abiti semplici ma ricercati. Maria ha restaurato la sua casa storica in paese e affitta 1 appartamento e 2 camere a chi cerca riparo a Kasos. La casa si chiama Angelica. La camera al piano terra, dove abbiamo alloggiato, ha un piccolo cortile privato dove fare colazione tra i fiori. Abbiamo ricevuto consigli e aiuto ad ogni richiesta. Noi qui ci siamo sentiti a casa. Un luogo consigliato, anche considerato che gli affittacamere sull’isola si contano sulle dita delle mani. La casa di Angelina è una dimora storica dell’isola. La costruzione si sviluppa attorno ad una corte centrale, che in questo caso funge anche da ingresso. Una volta entrati, dietro ad una porta centrale, si cela una grande stanza che contiene un antico soppalco con letti e cuscini su più livelli. Le strutture lignee sono intarsiate come i vecchi baldacchini e rivestono quasi tutto lo spazio. Queste strutture erano caratteristiche di Kasos ma con l’abbandono dell’isola dopo la distruzione ottomana del 1824 molte sono andate distrutte. Vederle non è scontato, chiedete a Maria di illustrarvela, ne sarà felice.
Approfondimento: Kasos Gluten Free
Come peraltro a Gavdos, sulle piccole isole dimenticate le alternative alle farine di grano. Qui Gluten free significa mangiare altro stando attenti alle preparazioni. Meglio prevenire. I greci tuttavia sono molto cordiali e a Kasos ancor di più. Parlate, spiegatevi e non fate scelte rischiose. Le camere di solito hanno un cucinotto dove si può preparare da mangiare e a Fri ci sono due piccoli mimimarket, un macellaio, un fruttivendolo e una latteria (tutti nel raggio di pochi metri) dove potete fare la spesa.
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