Piove. Non molto, quella nebbiolina atlantica appena pungente. Il cielo si è fatto grigio ma la temperatura di oggi è ideale per camminare!
La mattina presto (per noi, molti pellegrini sono già partiti) siamo già in cammino per raggiungere il paese.
Abbiamo individuato una sontuosa pasticceria sul porto da cui usciamo con 6 piatti colmi e tutti diversi tra loro!
Il paese brulica come ieri sera. Qualcuno si trascina evidentemente reduce dalla notte in bianco mentre tutti gli altri, dai 12 ai 70, stanno allestendo i banchetti per il giorno: è davvero settimana grande!
Lasciamo la confusione e ci addentriamo nel verde. Il paesaggio di sta aprendo. I prati tornano a lambire le coste con pascoli che si alternano a boschi di eucalipto e spiagge.
In corrispondenza delle frazioni arriva il chiasso della statale e il volume sparato dei megafoni esterni alle chiese che diffondono le funzioni per l’Immacolata.
Ma dove arriveremo oggi?
Io e Tommaso abbiamo ritrovato il piacere del cammino e il fatto che ci siano pochi albergue non ci preoccupa.
Pietro e i suoi piedi non sono però d’accordo e proprio in prossimità di Islares, dove l’albergue risulta inspiegabilmente fuori servizio, inizia a lamentarsi.
Poco oltre si trova una grande baia lontana dai centri abitati occupata quasi integralmente da una spiaggia profondissima, fiumi e canneti. La guida segnala il piccolo albergue municipale della frazione di El Pontarron: 16 posti letto. Decidiamo di provare!
L’albergue, una casa dimessa di rara decadenza, alla periferia di un piccolissimo centro depresso dove non si parla altro che la versione stretta del dialetto locale, ha 3 posti ancora disponibili, era destino.
Trascorriamo la serata con gli altri ospiti ridendo e scherzando nell’unica improbabile taverna gestita da una burbera locandiera baffuta. Buon Ferragosto!
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del Cammino del Nord:
Giorno 12
Da El Pontarron de Gurriezo a Santoña
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del Cammino del Nord:
Giorno 10
Da Pobeña a Castro Urdiales