La catena del Lagorai è un luogo particolarmente caro a Tommaso. Vi ricordate i campi estivi, i primi baci e le lunghe passeggiate mano nella mano? Ecco Lagorai per lui è tutto questo! Per me e Pietro invece la catena del Lagorai è un luogo verdissimo, pieno di torrenti e laghetti (ce ne sono circa cento) dove fare delle escursioni indimenticabili. Il nome Lagorai infatti deriva dal termine Aurai che significa spazio erboso attorno all’acqua.
Un week-end sul Lagorai tra rocce di granito, torrenti e panorami lunari.
Lunghezza percorso: 23 km Dislivello in salita: 2117 m Dislivello in discesa: 2117 m Scarica traccia GPX
Andare a Cima d’Asta ti fa sentire un vero alpinista, è un’escursione impegnativa ma “possibile” per tutti (affrontabile cioè da chiunque con un minimo di allenamento) che regala molta soddisfazione. Le pareti verticali di roccia nera, i nevai, la sensazione di salire sopra a tutto ciò che si vede intorno e alla fine ammirare le dolomiti dalla vetta è un’esperienza assolutamente appagante! Siamo partiti da Malga Sorgazza un venerdì pomeriggio, destinazione Rifugio Brentari prima del tramonto per cenare ammirando il lago all’imbrunire sotto la grande parete della vetta. Da Malga Sorgazza si percorre la strada forestale fino alla teleferica, quindi si imbocca il sentiero 327 fino al Bualon. Da qui il sentiero si fa più ripido fino ad arrivare alle caratteristiche lastronate granitiche che conducono al lago e quindi in pochi minuti al Rifugio Brentari. La mattina seguente svegli all’alba, colazione e poi subito in vetta per il Canalon dei Bassanesi per ammirare, con le nuvole ancora basse, l’apertura mozzafiato sulle Dolomiti e… si è fortunati, anche sulla laguna di Venezia! Come vedete nella foto qui sopra, il canalone è un piccolo passaggio stretto e ripido tra le creste incredibilmente suggestivo che richiede però un passo sicuro e ha qualche tratto esposto: con bambini o se siete alle prime armi, meglio la via classica! Dalla vetta siamo scesi imboccando la via normale con segnavia 364 per poi dirigersi a Forcella Magna attraverso il Passo Socede. Dal passo si prosegue sotto le creste di Cima Lasteati e Cengello fino alla forcella delle Buse Tedesche e poi giù per Val Ventrame fino al punto di partenza. La Via del Granito è un classico itinerario che lungo il suo percorso permette di godere del fascino di questa piccola catena montuosa dalle rocce scure e dalle vette aguzze: il Lagorai. Si dipana tra leggende montane e resti della prima guerra mondiale passando per molti laghi, bivacchi e sentieri. Si può spezzare in più punti pernottando negli rifugi presenti nella zona, ma il nostro preferito rimane sempre il caro O’ Brentari, sulle sponde del Lago di Cima’Asta.Alta quota gluten free
I rifugi alpini si stanno attrezzando per chi è costretto ad escludere il glutine dalla sua dieta. Il Rifugio Brentari, ha un menù gluten free per i celiaci. Pasta, pane e anche i biscotti per la colazione mattutina non mancano. In ogni caso è sempre meglio telefonare qualche giorno prima per avvisare delle proprie esigenze. A volta i finesettimana, sopratutto in alta stagione, i 56 posti del rifugio si riempiono e le provviste caricate dalla teleferica si esauriscono velocemente. Il Rifugio, situato sui lastroni di granito che dominano il lago di Cima d’Asta, è la base di riferimento per le scalate sulla spettacolare parete di vetta e funziona anche da bivacco invernale per lo sci alpinismo. Per i più intrepidi è disponibile anche un bivacco a quota 2.847m, pochi metri dalla croce posta sulla vetta di Cima d’Asta.