Gavdos, la mitica meta più a sud d’Europa, l’isola che fino a qualche anno fa i noleggiatori di auto greci non coprivano con l’assicurazione, l’isola priva di alberghi (almeno fino a qualche tempo fa), la destinazione per eccellenza degli amanti del campeggio libero di mezza Europa.
Da anni eravamo incuriositi da questo grande scoglio che offre alcune spiagge che sono più volte comparse nelle classifiche mondiali della “spiaggia più bella del mondo” e vive di una sua aurea mistica ed anarchica tutta particolare.
Più a sud di così non si può. Siamo al limite. Uno scoglio in mezzo al mar Libico.
Dove dormire
Effettivamente l’isola é priva di centri abitati. Gli edifici sparsi sul suo territorio ospitano un unico minimarket (al porto), qualche casa (oggi vivono a Gavdos circa 60 abitanti) e un paio di affittacamere che oggi è possibile contattare per prenotare con anticipo il proprio soggiorno.
Il resto degli ospiti dell’isola, che si fermino un paio di giorni o dei mesi, sono sparsi in angoli più o meno remoti, sotto un albero o dietro un cespuglio con le proprie amache, giacigli, tende, più o meno rigorosamente allestiti. Gavdos è una vera meta frick. Un piccolo ombelico del mondo per fuggitivi dalla società.
Salpare da Creta in direzione sud è una sensazione strana. Si ha la sensazione di partire per un viaggio verso il centro del Mediterraneo, una meta imprecisata di cui si è solo sentito parlare.
Spiagge e campeggio libero
Approfondimento
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro post dedicato al campeggio libero in Grecia.
Le spiagge più facilmente raggiungibili con i mezzi disponibili sull’isola (servizio navetta locale, motorini in affitto o la propria auto) sono anche quelle più frequentate e si trovano entrambe sul lato nord dell’isola: Sarakiniko e Agios Ioannis. Se arrivate col traghetto a Gavdos a tarda ora e avete deciso di sperimentare il campeggio libero, Agios Ioannis è un ottima prima destinazione. La spiaggia dista solo poche centinaia di metri dalla strada. I cespugli e le dune offrono ottimi ripari. Sia Sarakiniko che Agios Ioannis sono bellissime, tuttavia in alta stagione possono essere affollate da accampamenti in ordine sparso e, in un isola così remota, cercare esperienze più amene fa parte dell’esperienza.
Potamos e Tripiti Beach, la spiaggia più a sud d’Europa, sono le regine dei luoghi remoti di Gavdos, insieme alle diverse calette minori che si trovano nei loro pressi. Spiagge meravigliose, con ciottoli o sabbia bianca, acque turchesi e orizzonti lontani. Il senso di smarrimento in mezzo al Mediterraneo qui si avverte nettamente. Attenzione però, questi luoghi si raggiungono solo camminando per qualche km sotto il sole cocente. La latitudine si sente: Gavdos si trova più a sud delle coste turche o algerine. Portate con voi tanta acqua, copritevi la testa, indossate scarpe chiuse e portate con voi uno zainetto per affrontare agili e in sicurezza il cammino lungo i sentieri sconnessi.
Il punto più a sud d’Europa
Tripiti Beach offre, con la sua mitica sedia celebrativa, gli archi di pietra e la grande baia turchese, l’emozione del confine che non c’è con un’altra parte del mondo: il limite meridionale d’Europa. Per raggiungerla bisogna percorrere 4 km a piedi da Fokia o Vatsiana, con poche salite, ma tanto sole e nessun riparo. La spiaggia si estende oltre una salina naturale vasta e silenziosa. Gli unici ripari dal sole sono due piccoli gruppi di alberi agli estremi dell’area. Vicino al bagnasciuga è facile trovare piccoli artefatti costruiti con i resti di legno arrivati dal mare o i sassi della spiaggia dai visitatori giunti fin qui. Il capo a sud, ospita una grande sedia che celebra il record geografico, dove non si può resistere alla foto di rito. Da qui si godono tramonti spettacolari.
Tripiti è il luogo ideale per passare una notte in mezzo alla natura. La fatica del percorso vi ripagherà. Noi abbiamo campeggiato qui soli. La baia era incredibilmente tutta per noi: un piccolo angolo di paradiso con vista sulle “nuvole” della via lattea, come mai le avevamo viste prima. Uno spettacolo che vale tutto il viaggio per arrivare fino a qui.
La via per Tripiti. Due sono le vie per arrivare a Tripiti: da Vatsiana o Fokia. Dopo esserci documentati in loco abbiamo deciso di partire da Fokia, dove la Taverna Akrogialli offre ottima ospitalità. L’ideale è aspettare qui le ore più calde. Fokia ha una bella spiaggia e la Taverna ha la doccia sul retro a disposizione degli ospiti. Ci siamo incamminati verso Tripiti alle 17.00 per dormire la notte sulla spiaggia dopo avervi installato il nostro campo base. Lungo il sentiero, poco prima della spiaggia, si incontrano i resti di Alyki, un antico borgo agricolo abbandonato. In questo punto il sentiero si unisce con quello proveniente da Vatsiana e il paesaggio si apre lasciando intravedere l’arrivo. Poco prima di arrivare alla spiaggia, le colline si aprono sulla salina naturale che la precede. Il vuoto piatto aumenta la sensazione di limite. Oltre questo punto c’è solo mare e Africa.
Il tramonto a Gavdos
Ogni punto a ovest dell’isola va bene per godersi un tramonto mozzafiato, ma a Gavdos vige una simpatica tradizione: andare al Faro per godersi il tramonto! E’ una visita piacevole, dato che il faro è probabilmente l’unica tra le poche costruzioni dell’isola che merita una visita. Il guardiano del faro ha aperto anche un piccolo caffè in vero stile Gavdos. Sulla grande terrazza naturale da cui si può ammirare il tramonto giacciono qua e là una serie di sedute di legno autocostruite.
Approfondimento | Il viaggio
In realtà arrivare a Gavdos non é poi così difficile, ma è molto lungo. Si arriva qui solo con un traghetto dalle coste di Creta Sud Occidentale. Se si ha un’auto bisogna avere la pazienza di prenotare un posto per tempo e arrivare all’imbarco per Gavdos da Creta con un’ora di anticipo per confermare la propria presenza. La prenotazione e la presenza di conferma sono essenziali in Agosto, stagione in cui il piccolo ferry che fa la spola tra Sourghia o Hora Xafion e l’isola di Gavods si riempie velocemente e può capitare di essere lasciati a terra. A noi è capitato! Gli unici battelli che offrono il servizio sono quelli della Anendyk Line . Controllate bene gli orari stagionali. Se salpate la mattina la soluzione più comoda è fermarsi vicino a Frangokastello e prendere il ferry da Hora Xafion. Se vi muovete a piedi esiste anche il servizio di battelli Gavdos Cruises da Hora Xafion. Salpare da Creta in direzione sud è una sensazione strana. Si ha la sensazione di partire per un viaggio verso il centro del Mediterraneo, un punto imprecisato di cui si è solo sentito parlare. Quando sarete in navigazione guardate il mare attorno al battello, in questo tratto di mare nuotano spesso i delfini!
Approfondimento | Gavdos Gluten Free
A Gavdos portatevi scorte di pane, gallette o qualsiasi altro alimento Gluten Free voi cerchiate, perché non troverete nulla. Al porto è situato l’unico minimarket dell’isola, poco fornito e gestito da un simpatico vecchietto che parla solo greco.
Come in molte taverne di Grecia le patatine fritte, se cotte in olio a parte (mooooolto olio), le insalate, o le carni e il pesce alla griglia sono le opzioni sicure.
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