Il Cammino di Santiago ha diverse vie e diversi punti di partenza. Si può partire dalla Francia (i percorsi più conosciuti), dalla Spagna e dal Portogallo, ma ogni tanto è possibile incontrare figure mitiche di pellegrini partiti anche da molto, molto lontano.
Il Cammino del nord è la più antica e una delle meno battute tra le lunghe vie che portano a Santiago.
Già ai tempi della dominazione araba questa via permetteva di raggiungere Santiago lungo la sottile striscia di territori cattolici che resistevano lungo la costa Atlantica, protetti dalle montagne di Asturie, Cantabria e Paesi Baschi.
Abbiamo percorso gli 820km del Cammino del nord in famiglia, in due stagioni. Nell’estate del 2017 abbiamo percorso la nostra prima parte della via, da Irun a Santander. Abbiamo camminato per 220km, in 13 tappe lungo le scogliere a picco dei paesi Baschi fino alla ridente costa cantabrica:
- Da Irun a Santander – 220 km – vedi tutte le 13 tappe
Nell’estate del 2019 abbiamo completato il percorso, percorrendo la seconda parte del Cammino del Nord da Santander a Santiago di Compostela, per oltre 550km, camminando 24 giorni attraverso Cantabria, Asturie e Galizia. Abbiamo suddiviso il racconto di tappa in tre parti ideali:
- Da Santander ad Gijon – 210km – vedi tutte le 8 tappe
- Da Avilés a As Figueras / Ribadeo – 135km – vedi tutte le 6 tappe
- Da As Figueras / Ribadeo a Santiago – 200km – vedi tutte le 10 tappe
Percorrere 800km a piedi può sembrare una sfida. Farlo lungo il Cammino del Nord in famiglia, ancor di più. Ma si rivelerà incredibilmente un’esperienza tra le più semplici e intense che abbiate vissuto.
In realtà il cammino è una grande occasione per stare insieme, condividere un obbiettivo, avere il tempo di ascoltarsi, capirsi, mettersi alla prova con difficoltà comuni. Cosa ha significato per noi lo spieghiamo qui. Per scoprire invece come organizzarsi, continuate a leggere.
Quanto tempo
Noi abbiamo diviso questa esperienza in 2 round, pere metterci alla prova un passo alla volta e gestire meglio il tempo. Nei 2 viaggi abbiamo percorso gli oltre 820km del percorso in 37 giorni, senza correre, fermandoci quando serviva, dandoci il tempo di recuperare se ne avevamo bisogno o avevamo incontrato qualche imprevisto (la Guida “Cammino del Nord” di Terre di Mezzo divide il tragitto in 33 tappe).
Questo aspetto, qualche giorno extra a disposizione, è un fattore strategico per vivere bene l’esperienza del cammino. Esistono diverse figure ricorrenti di persone che si possono incontrare lungo la via, ma quelle che sembrano godersela meno e che spesso vivono più disavventure nel percorrerla, sono quelle che corrono per rispettare la scaletta.
Quanti kilometri
Camminare infatti è una delle attività più naturalio che ci sia. Tuttavia camminare tutti i giorni, senza mai riposare, senza mai dare tempo al fisico di recuperare i micro-traumi delle percussioni dei piedi sull’asfalto o dello zaino che si muove sulla schiena, merita qualche attenzione in più.
Abbiamo visto decine e decine di giovani atleti motivatissimi che percorrevano i primi giorni con entusiasmo intere maratone quotidiane (intendiamo proprio 42km in un giorno) e che trovavamo fasciati e zoppicanti al secondo, terzo o quarto giorno in un ostello a chiedere informazioni sui medici del luogo. Forzare il fisico su percorsi così lunghi non paga.
20km al giorno è stata la nostra media. Qualche volta di più, qualche volta di meno. A seconda dei giorni, di come stavamo, del percorso. Nella lista delle nostre tappe (Irun-Santander e Santander-Santiago) trovate i dati kilometrici e le tracce GPS del nostro percorso.
Le scarpe e l’attrezzatura
Tanta strada percorsa a piedi consuma le suole. Ma di quali scarpe? Ogni via è diversa, e diverse parti del percorso risentono della conformazione geografica delle aree che attraverserete. Rimarrete sorpresi però di scoprire che le scarpe migliori per fare il cammino (con forse la sola eccezione di quello Primitivo) non sono le scarpe da trekking, bensì una leggera e molto ammortizzata scarpa da running.
In percentuali diverse infatti, tutte le grandi vie del cammino hanno molti km da percorrere su asfalto o lastricato di pietra. e raramente percorrerete sentieri impervi come quelli di alta montagna. Un paio di scarpe da corsa adatte ai lunghi percorsi aiuteranno i vostri piedi ad essere meno stressati dall’assenza di riposo, si asciugheranno velocemente in caso di pioggia e saranno leggere al passo.
Il cammino del nord in particolare, nei primi 200km si sviluppa tra i sentieri sulle montagne basche, ma da Santander in poi, per quasi 600km, si divide a metà tra la natura delle scogliere e strade minori di campagna spesso asfaltate, con conseguente suolo duro che metterà alla prova le vostre articolazioni.
Non c’è un modello ideale, ogni marca offre una calzata ideale per piedi diversi. Noi tre indossiamo scarpe di 3 marche distinte (Adidas, Nike, Asics) scelte tra quelle che avevamo a disposizione (ce ne sono altre altrettanto valide: Salomon, Brooks, ecc.). Diffidate dei modelli economici, la qualità di suola e ammortizzazione farà la differenza tra lo stare bene e un servizio assortito di dolori, fasciature e frustrazione.
Ne sappiamo qualcosa noi che, fiduciosi delle esperienze passate e della consuetudine con la montagna siamo partiti per la seconda tratta del Cammino del Nord con scarpe da trekking basse. Suole troppo dure per la pietra e l’asfalto che abbiamo trovato da Santander a Santiago e che ci hanno obbligato a correre ai ripari comprandone di nuove lungo la via. Le scarpe da running prese a Gijon ci hanno salvato!
Sul resto dell’equipaggiamento, abbiamo pubblicato un post dedicato alla preparazione dello zaino per il Cammino di Santiago, qui elenchiamo tutto quello che noi portiamo sulle spalle lungo il cammino. Mi raccomando però, il vostro zaino chiuso non deve superate mai gli 8kg o il 10% del vostro peso, senza acqua. Per l’acqua, dopo diverse prove, portiamo con noi 2 borracce d’acqua in alluminio da 0.75l a testa.
Il budget e l’ospitalità
Non c’è nel mondo forse un percorso di questa lunghezza così facile, attrezzato, con supporto continuo ed uniformemente distribuito lungo la via e, soprattutto, accessibile a basso costo.
Il cammino è avventura, è sfida, è uscire dal conosciuto. Ma soprattutto è facile.
Il cammino permette di vivere con 20/30€ a testa al giorno. Pasti e pernottamenti inclusi. Il budget verosimile per un cammino responsabile ma rilassato è di 50€ al giorno. Fate i conti.
La Spagna offre ancora accoglienza a prezzi abbordabili e quasi tutte le regioni lungo il percorso mettono a disposizione ostelli municipali a prezzi molto contenuti. Alcuni albergue sono addirittura donativi. Gli albergue pubblici sono gestiti dalla municipalità locale e costituiscono sempre l’offerta più economica (da 5€ a 8€ a persona). Offrono bagni e materassi puliti. La sistemazione è quasi sempre in camerate di grandezza variabile. La Galizia ne ha una rete capillare. Altre regioni (sopratutto le Asturie) lasciano l’iniziativa ai privati.
Chi accoglie i pellegrini è generalmente una persona che ha percorso a sua volta il cammino. Verrete quindi accolti con calore e disponibilità. Gli opportunisti esistono, ma in generale sono pochi. Ne abbiamo incontrati anche noi. Alcune frazioni depresse sono state “rivitalizzate” dall’afflusso dei pellegrini e in alcuni luoghi dove il turismo è pre-esistente alla diffusione del Cammino i camminatori sono a visti con sufficenza.
In generale l’esperienza sarà sicuramente positiva, gli spagnoli sono un popolo aperto e ospitale e incontrerete persone squisite. Vi capiterà essere ospitati in splendidi e pulitissimi ostelli curati con passione per una pipa di tabacco, antichi monasteri (qualcuno addirittura infestato dai fantasmi!) e mangiare cibo sopraffino a pochi euro in un paradiso naturale. Qualcuno vi ospiterà a casa propria … e farete molte amicizie.
Guide, partenza e la programmazione
Le guide danno un ritmo al cammino stabilendo le tappe ideali per poterlo percorrere in un lasso di tempo ragionevole per gestirlo in una pausa dal lavoro o dagli studi di 4 settimane. Tuttavia il vostro ritmo potrebbe essere diverso, e come scritto sopra chi “strafà”, paga a caro prezzo la propria irruenza.
Tenete presente che potete anche spezzare il cammino in più anni, mettendovi alla prova per gradi come abbiamo fatto noi. Tenetevi inoltre dei giorni di margine se siete troppo stanchi, piove per giorni o semplicemente ne avete voglia. A parte pochi tratti segnalati su tutte le guide, ogni 5/10 km potrete trovare una tetto che vi ospiti lungo la via. Gli ostelli municipali in alcune aree finiscono presto i posti, ma troverete anche delle opzioni private a prezzi competitivi. Siete quindi liberi di immaginare un percorso ideale personalizzato o improvvisare fermandovi quando lo volete, allungando o accorciando una tappa.
Per poter gestire questa “improvvisazione vi servono degli strumenti.
L’app “Buen Camino” è ad oggi la regina di questi strumenti. Esiste sia per Android che per IOS. E’ gratuita e … un po’ difficile da impostare all’inizio. Ma una volta identificata la via che seguite vi darà tutte le informazioni di cui avete bisogno, anche offline, con un aggiornamento ed una puntualità impareggiabili. Sulle sue mappe troverete segnalati dagli ostelli al punti acqua e cibo. Le distanze, i numeri di telefono e i commenti dei pellegrini prima di voi in ognuno di questi luoghi. Ricordatevi che se terrete l’app e il gps sempre accesi, un charger a batteria per il vostro smarphone potrebbe essere una buona idea. Ma calibrateli con cura, pesano molto.
Per gli italiani un’ottima integrazione cartacea all’APP è la Guida di Terre di mezzo sul Cammino del Nord di Luciano Callegari. Alcuni passaggi ed opzioni di percorso sull’app non sono così chiari.
Il tempo. Quanto partire e a che meteo prepararsi.
Non esiste un periodo migliore per fare il cammino. Gli albergue principali sono aperti e ricevono pellegrini tutto l’anno, tuttavia sono pochi sugli 800km del percorso. La maggior parte degli ostelli apre per la stagione da maggio a ottobre. L’autunno e la primavera sono stagioni ideali nel sud Europa per ammirare la natura, incontrare poche persone e godere dei favori del tempo. L’estate è il periodo più affollato di pellegrini, ma questo non è per forza un male, è anche il periodo dove potrete conoscere più persone straordinarie lungo la via. Considerate che l’affluenza non è omogenea lungo il percorso: alcuni percorrono porzioni del percorso in anni diversi o solo alcuni tratti particolarmente suggestivi.
Durante le due settimane centrali di Agosto incontrerete problemi a trovare posto negli ostelli migliori o più economici. Nei luoghi dove gli albergue sono piccoli e pochi, potreste trovarvi costretti a prolungare la tappa per cercare un’altra sistemazione o un alloggio di fortuna.
Un discorso a parte meritano gli ultimi 100/150km. Il fatto che il certificato della Confraternita del Cammino di Santiago venga concesso a chi percorre almeno gli ultimi 100km ha generato un affollamento particolare di camminatori su questo tratto. Sarà uno shock (parliamo dei turigrini qui) ma non vi metterà in difficoltà per l’ospitalità, questo tratto del percorso è attrezzatissimo.
Per quanto riguarda il meteo invece siate pronti a tutto. Camminerete lungo la costa atlantica della Spagna, un luogo mite (il caldo iberico è bilanciato dalla presenza dell’oceano e l’inverno è mitigato dal mare) ma estremamente umido e variabile, sopratutto in estate. In poche ore potrete rischiare di bagnarvi fino al midollo per una pioggia torrenziale o di prendere un’insolazione. Tuttavia non soffriete quasi mai per la temperatura. Un cappello per il sole e una felpa per la sera vi aiuteranno a superare i picchi di caldo e freddo. Anche per la notte quasi tutti gli albeergue mettono a disposizione delle coperte, non è quindi necessario d’estate portare con se il sacco a pelo.
Buen cammino !!!
Il Cammino Gluten Free.
Viaggiare senza Glutine è possibile anche in cammino! Tuttavia, la Spagna, così come l’Italia ha nella farina di grano una delle componenti più comuni della propria cucina. Il pane è presente ovunque e in alcuni casi potrà essere difficile spiegare che siete celiaci e non è sufficiente per voi rimuovere il pane dal piatto che era stato già preparato.
Farete delle grandi scorpacciate di tortilla di patate, uno dei cibi più gustosi, facilmente reperibili, economici e senza glutine che si possono trovare in Spagna. Tuttavia ad un certo punto non ne potrete più e non vorrete più vederla.
La buona notizia è che ovunque ormai in Spagna potrete trovare una sezione senza glutine nel supermercato di zona. Sarà quindi facile avere accesso periodico ad alimenti dedicati. Noi avevamo sempre con noi nello zaino qualche leccornia, un pacchetto di biscotti e un bauletto di pane Schar, ottimo per fare dei panini o semplicemente completare la preparazione del pasto/colazione nei luoghi poco avvezzi agli alimenti gluten free. Inoltre la cultura alimentare della Spagna non è lontana da quella italiana e nella maggior parte delle locande troverete verdure, uova, formaggi, prosciutto e carne alla griglia.
Esiste una ottima guida online di locali Gluten Free, Viajar Sin Gluten che vi aiuterà a scoprire delle ottime sorprese. Il sito offre la ricerca in base alla propria localizzazione geografica, molto utile! Non tutte le aree della Spagna sono mappate con la stessa cura, potreste non trovare sempre un’opzione vicina o abbordabile. Nel nostro diario di tutte le tappe abbiamo riportato i locali di maggior rilievo lungo il cammino.
Un aiuto a chi vuole fare il Cammino ma non si sente in grado di percorrerlo.
Volete affrontare il cammino ma non pensate di poter portare lo zaino per un mese sulle spalle? Le poste spagnole offrono un servizio pubblico di trasporto zaini da pochi anni. Esistono anche pacchetti offerta a tratte. Troverete il vostro zaino all’arrivo e segnalerete dove recapitarlo la mattina seguente. Comodo no? Farcela da soli (come abbiamo orgogliosamente fatto noi) è una bella soddisfazione, ma questo servizio permette a tutti di affrontare un esperienza magica. Cè un sito dedicato, anche in italiano: www.elcaminoconcorreos.com