Siamo una famiglia di tre persone. Una mamma, un figlio, un papà. Abbiamo conosciuto il Cammino di Santiago sulla via Portoghese quando nostro figlio aveva 9 anni, camminando per 11 giorni.
Il primo viaggio a piedi ci ha colpito così tanto che 2 anni dopo, quando Pietro aveva 11 anni, abbiamo affrontato le magiche scogliere basche fino a Santander nel primo tratto del Cammino del Nord: 13 giorni a piedi. E’ stato l’inizio di un’avventura lungo una delle più dure e lunghe vie verso Santiago.
Ma il percorso non era completo e in tutti e tre si è fatto strada col tempo il desiderio di completare quel percorso fino ad arrivare nella magica piazza della Cattedrale di Santiago. E così è arrivata l’estate 2019, 13 anni per Pietro, quasi 600km davanti a noi, per oltre 3 settimane di cammino.
Perché siamo tornati e cosa è stato diverso?
Il cammino ci aveva fatti innamorare la prima volta lungo le calme campagne portoghesi, e i suoi morbidi paesaggi. Avevamo vissuto un avventura comune, tutti alla pari, ascoltandoci e condividendo ogni passo un metro alla volta.
L’avventurosa scalata delle scogliere basche durante la prima parte della via del nord è stato un passaggio verso la dimensione più fisica ed avventurosa del cammino. Il Cammino del Nord è più duro, forte, temprante.
Concluderlo camminando per 26 giorni fino a Santiago ha significato scoprire una dimensione più intima di questa esperienza. Il senso del pellegrinaggio. Il tempo è stato il cambio di paradigma. Puoi provare a camminare, puoi scalare una montagna, puoi anche percorrere una via per più giorni … ma ad un certo punto, quanto cammini da settimane e hai ancora molti giorni di fronte a te, i pensieri iniziano a farsi semplici.
Quando cammini non pensi poi molto. Più che altro pensi a camminare. Ci sono degli obbiettivi fondamentali da raggiungere: devi arrivare alla meta del giorno, rifocillarti con una cena sostanziosa la sera, dormire, fare colazione e ripartire. Non c’è in realtà molto tempo per meditare. I piedi fanno male, lo zaino è pesante, i km sono ancora tanti. La contemplazione dei luoghi che attraversi e le persone che incontri sono tutto quello su cui ti soffermi.
E’ la semplicità la più autentica forma di meditazione del cammino. La semplicità del pensare solo a camminare, con i tuoi compagni, per raggiungere una meta lontana mentre tutto il resto scompare un giorno dopo l’altro.
Non serve un motivo per fare il cammino. Molti lo intraprendo anche solo per curiosità o perché è una vacanza sana a budget abbordabile. Ma questa immersione di semplicità ha un potere disintossicante impareggiabile per quei veleni quotidiani delle nostre vite che tendono a lasciare piccole incrostazioni che si accumulano senza che ce ne accorgiamo.
Forse è per questo motivo che il cammino permette a qualcuno di tornare “ritrovato”, a prescindere dalle motivazioni religiose di chi lo intraprende per ragioni di fede.
Lungo la via abbiamo incontrato un catalogo umano incredibile di compagni di viaggio: padri che percorrevano la via per espiare il dolore di giovani figli mancati; manager che avevano deciso di abbandonare tutto per fare i contadini; chi manteneva una promessa; chi cercava una risposta; chi voleva solo provare qualcosa di nuovo. Abbiamo incontrato anche alcune figure mitiche, come quella ragazza che aveva iniziato a camminare a Varsavia o quel marinaio a Londra, o ancora quella ragazza Canadese che era partita da Lione. Queste persone esistono davvero e sono molto più simili a noi di quanto si pensi.
Ad un certo punto del cammino diventa spontaneo conoscersi, confidarsi, condividere le proprie esperienze.
Negli ostelli la sera si inizia a parlare e si crea un forte senso di comunità di pari tra persone di ogni tipo e genere. I pensieri semplici e il senso di appartenenza sono incredibilmente trasversali. Accomunano chiunque arrivi a Santiago dopo un lungo percorso. Aiutano a concentrarsi sui propri valori e a percepire il resto con maggiore lucidità.
E’ una bellissima esperienza da vivere in famiglia.
Tutto il Cammino del Nord, tappa per tappa.
- Da Irun a Santander – 220 km – vedi tutte le 13 tappe
- Da Santander ad Gijon – 210km – vedi tutte le 8 tappe
- Da Avilés a As Figueras / Ribadeo – 135km – vedi tutte le 6 tappe
- Da As Figueras / Ribadeo a Santiago – 200km – vedi tutte le 10 tappe
Altri post sul Cammino del Nord in famiglia.
- Consigli Pratici: Tutto sul Cammino del Nord in famiglia. Come, dove, quando.
- Consigli Pratici: L’economia dello zaino del pellegrino
- La nostra esperienza: I primi 220km, come li abbiamo vissuti.
- Storie di cammino: Diario di un Ospitalereo