Cammino del Nord. L'economia dello zaino del pellegrino

Dopo l’esperienza del Cammino Portoghese, abbiamo deciso di raddoppiare e percorrere la prima parte del Cammino del Nord da Irun a Sandander attraversando Paesi Baschi, Cantabria e Asturie. Oggi contiamo tre spedizioni, con il completamento della seconda parte del Cammino del Nord nel 2019, da Santander a Santiago.

Nonostante i km alle spalle, il momento di preparare lo zaino del pellegrino è sempre critico.
Una volta racimolato l’essenziale di cui proprio non si può fare a meno, ogni grammo in più va selezionato con cura certosina. Il cruccio del 2017 è stato il piumino. Finito il Cammino saremmo andati sui Picos de Europa. Ci sarebbe servito o no? Dilemma.

Lo zaino è parte di te e ti segue ad ogni passo.

Per questo motivo è bene non esagerare con le dimensioni e selezionare bene cosa portar. Zaini enormi e pesanti sono inutili e possono causare diveresi problemi fisici. Tommaso usa uno zaino da 37 litri, Pietro da 36 litri (22 quando era più piccolo), Lucilla 30 litri.
Non c’è una marca corretta, ma quella che meglio si adatta alla propria schiena e alle proprie piccole necessità. Meritano di essere provati (con peso) e confrontati. Sicuramente le marche specialistiche da alpinismo o quelle che sono nate specificatamente per la produzione di zaini hanno una marcia in più. Noi usiamo Deuter, Ospray e Arcteryx. Li troverete solo in negozi specializzati e si riveleranno più costosi delle opzioni budget (Decathlon), ma vi daranno di più.

Provate il vostro zaino pieno o simulando il peso di un’escursione, uno zaino vuoto esiste solo in negozio.

Ricordatevi inoltre di verificare l’impermeabilità. Bagnare il contenuto dello zaino potrebbe essere un problema. Molti zaini hanno una cover integrata per proteggersi dalla pioggia, in alcuni casi deve essere comprata a parte.

La gestione dell’acqua potabile è un capitolo che merita un approfondimento: sopportate o meno il “gusto di plastica”? Se la risposta è “si”, le sacche integrate sono un ottima soluzione. Sono comode, distribuiscono bene il peso e permettono di bere senza togliere lo zaino. Se invece la risposta è “no”, usate delle borracce in metallo. Senza spendere cifre esorbitanti Decathlon ha un ottimo assortimento di borracce in alluminio smaltato. Noi usiamo queste ultime, sono comode ed ecologiche.

Ti è stato utile questo post per preparare il tuo zaino del pellegrino?
Per la lista degli indispensabili, nei nostri zaini abbiamo portato:

Scarpe comode e rodate. Meglio quelle da running se il percorso riserva molto asfalto o lastricato;
1 Paio di bastoncini per nordic walking (Fondamentali non solo in discesa, ma per coinvolgere tutto il fisico nella camminata e defaticare le articolazioni. Il vostro corpo ne gioirà. I bastoncini purtroppo devono essere spediti come bagaglio imbarcato in aereo);
Zoccoli di plastica tipo “Crocs” per la doccia e i momenti di relax (Lucilla e Pietro) o in alternativa infradito sottili (Tommaso);
2 Borracce a testa da 75 cl. Molto meglio quelle in alluminio (non berrete mai acqua col sapore della plastica). Basta 1 borraccia se avete la sacca d’acqua integrata nello zaino;
3 Paia di calzini da trekking di ottima marca, 3 paia di mutande, 3 magliette, 1 paio di pantaloni lunghi, 2 paia di pantaloni corti, 1 maglietta termica a maniche lunghe – il tutto in tessuto ad asciugatura rapida;
1 Pile o pesante (di notte, con brutto tempo, in collina, il freddo può sempre arrivare e in quel momento è meglio essere preparati);
1 Giacca impermeabile tipo “hardshell”;
1 Cappellino, 1 bandana, 1 paio di occhiali da sole;
1 Torcia;
Crema solare protezione 50;
1 Scatola di Compeed per le eventuali vesciche (non ci sono mai serviti ma è una soluzione di emergenza da avere con se in caso di necessità);
Crema antinfiammatoria (anche l’arnica va benone);
1 telo asciugamano in microfibra (si asciuga in poco tempo e occupa uno spazio minimo);
1 sacco lenzuolo con cerniera (molto più leggero e trasportabile del sacco a pelo);
1 o 2 flaconcini max 100ml da riempire con sapone liquido e shampoo, da avere sempre con se per una doccia, a maggior ragione se siete allergici o ipersensibili ad alcune sostanze contenute in quelli che potreste o non potreste trovare negli ostelli;
1 coltellino svizzero o strumento 1000 usi analogo (attenzione potrebbe non passare al controllo bagagli in aeroporto. Imbarcatelo insieme ai bastoncini);
1 charger usb extra;
1 o 2 buste in nylon con zip da utilizzare per riporre con facilità charger, oggetti personali,ecc.;
1 ciabatta elettrica ribassata con presa Tipo C (europea a 2 poli), che vi permetterà di ricaricare i vostri dispositivi anche se tutte le prese sono state occupate senza togliere corrente a nessuno;
Last but not least, uno zaino compatto ripiegabile o una borsetta pieghevole che vi torneranno utilissimi quando, raggiunta le meta di tappa, lascerete lo zaino in ostello per andare a cena e visitare con calma i dintorni!;

Tommaso porta con se anche l’attrezzatura fotografica per immortalare le nostre avventure! E’ cos’ composta:

1 macchina fotografica mirrorless (più compatte e facili da trasportare, senza perdere qualità);
1 cavalletto da viaggio (quelli in carbonio possono arrivare a pesare 600gr. Il cavalletto sarà indispensabile se volete fare una foto di gruppo con tutti i presenti o giocare con qualche lunga esposizione. Attenzione però che gli albergue chiudono presto la sera, niente foto notturne!);
1 batteria di riserva;
1 caricatore con attacco usb (per essere compatibile con i ricaricatori dei telefoni);
1 o 2 obbiettivi, a seconda di come gestite il vostro corredo;
1 filtro polarizzato circolare;
1 stick specifico per la pulizia delle lenti;