Santander è la meta del nostro viaggio come pellegrini.
La città non risente molto del cammino (ha una sua vita intensa), anche se è una vera e propria boa del percorso verso Santiago. Molti iniziano o smettono qui. In pochi sono partiti da Irun (il confine tra Spagna e Francia ed inizio “ufficiale” della Via del Nord) e arriveranno a Santiago.
Il nostro Cammino del Nord si ferma qui, per ora.
Santander si trova all’ingresso di una grande baia, un porto naturale che ne ha facilitato lo sviluppo nei secoli, e oggi offre grandi spiagge e un parco naturale marino proprio di fronte alla città. Dietro si vedono le colline verdi e le montagne, per ricordarci che questa è in tutto e per tutto la capitale di quella Cantabria che ci ha stupito con i suoi paesaggi.
La città offre 2 poli di interesse principali. Il primo è il centro storico attorno alla Plaza Porticada, alla Cattedrale e al Centro Botin.
Un centro “anomalo”, in quanto distrutto quasi interamente da un incendio nel 1941 e che offre oggi un quartiere, soprattutto fuori dalle aree monumentali, quasi interamente realizzato negli anni in cui imperavano razionalismo ed stili navali.
La cattedrale gotica, costruita sopra alla cappella preesistente del XIII è per lo più sopravvissuta in tutta la sua imponenza e si erge ancora oggi tra gli edifici moderni con la sua presenza severa.
La piazza porticata, poco più in là, (“Plaza Porticada”, appunto) è stato uno dei cuori pulsanti della vita cittadina, sede di importanti festival e mercati, da cui si dipanano vie piene di ristoranti e bar da pinchos che vale assolutamente la pena di sperimentare!
Sul lungomare invece si trova il modernissimo Centro Botin, opera di Renzo Piano inaugurata questa estate 2017: un centro culturale d’avanguardia, pensato per sovrapporsi allo spazio pubblico e attivarlo, al punto che terrazze, porticati, e tutti gli spazi esterni sono completamente aperti sulla piazza 24 ore su 24 senza alcuna limitazione. E funziona!
Il parco attorno pullula di persone in tutti i momenti della giornata. Qui si può godere di una spettacolare vista sulla baia con una lunga passeggiata pedonale, i bambini possono giocare liberi nei parchi, ci si può rinfrescare in uno dei tanti baretti che sono frequentatissimi dalla colazione all’aperitivo e, perchè no, ci si può cimentare a qualche partita a scacchi in uno dei tanti tavoli-scacchiera sotto gli alberi.
Poco più in là, si può ammirare la “Grúa de Piedra”, la vecchia gru portuale in funzione dal 1900 al 1990 a cui gli abitanti di Santander rimangono molto affezionati e che considerano ancora oggi uno dei simboli della città.
L’altro polo della città è La Magdalena, la residenza estiva per la famiglia reale spagnola.
Il palazzo fu costruito in stile inglese all’inizio del ‘900 sull’omonima penisola, che ospita anche un bellissimo parco e un piccolo zoo. Da qui parte anche la principale spiaggia della città, con i caffè e gli hotel sul mare: Il Sardinero.
Santander non è di per se stessa una grande meta turistica ma rimane il centro di un paese, la Cantabria, che ha molto da offrire. Da qui si raggiungono tutte le spiagge della zona, famose per il surf e il parco naturale dei Picos de Europa, con le sue vette rocciose. Anche se si è rivelato il luogo più caro di tutto il nostro viaggio in quanto a pernottamento (attenzione quindi a prenotare per tempo!), in città è ancora possibile mangiare divinamente a pochi euro. Il Centro Botin inoltre è una splendida novità e sta diventandone il nuovo punto di riferimento. E’ un luogo piacevole a tutte le ore dove tornare anche solo per fare colazione godendosi la vista sulla baia.
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Giorno 13
Da Santoña a Noja