Il campeggio libero è vietato in tutta Europa. Anche in Grecia. Nel paese ellenico esiste tuttavia una antica consuetudine a tollerare, se non favorire il vivere liberamente la propria terra. Sarà per la natura anarchica di questo popolo così mediterraneo e allegramente disordinato, sarà per lo spirito tollerante, ma difficilmente avrete problemi.
In Grecia il campeggio libero è tollerato e fa parte della cultura locale
In passato ci è capitato di trovare addirittura tende “abbandonate” che i locali allestiscono in luoghi isolati per venirci a passare il fine-settimana o una serata con gli amici. Quest’anno abbiamo campeggiato su diverse isole durante il nostro Tour on the road attraverso i Balcani dall’Italia ai limiti estremi dell’Egeo. Se rispetterete il luogo che vi ospita difficilmente in Grecia qualcuno vi infastidirà o vi chiederà di allontanarvi.
Come approcciare il campeggio libero
Un buon atteggiamento è considerare di essere ospiti in una terra che vi accoglie. Evitare chiasso, sporco, mantenere il decoro e un campo ordinato come quando si va in montagna sono gli ingredienti giusti. In questo modo difficilmente avrete problemi e vivrete splendidi luoghi ameni come in nessun altro modo vi potrà mai capitare.
Campeggiare da soli in luoghi remoti: è pericoloso?
Ovviamente non possiamo darvi nessuna garanzia, ma la Grecia è un luogo sicuro, con una forte coesione sociale e una decisa inclinazione all’accoglienza e la solidarietà. Negli anni noi abbiamo campeggiato sulle isole di Kithira, Samotracia, Limnos, Ikaria, Chios, Gavdos, Karpathos e su alcune spiagge del Peloponneso. A Gavdos e Karpathos durante l’estate 2018. Non abbiamo mai avuto problemi e non ci siamo mai sentiti in pericolo.
La fauna
Lontano dai centri abitate eviterete visite umane curiose, ma per quanto riguarda gli animali? Lupi, orsi, cinghiali, branchi di cani randagi non sono presenti sulla maggior parte delle isole greche. Basta tenere un campo ordinato, evitare di spargere oggetti fuori dalla tenda, non lasciare cibo aperto o resti sparsi, chiudete la spazzatura e appendetela qualche metro distante da voi e non avrete problemi. Quello che potrebbe capitarvi, come ci è successo qualche anno fa a Chios, è svegliarvi nel bel mezzo di un gregge di pecore che è venuto a camminare vicino al bagnasciuga! In fondo una esperienza piuttosto divertente.
Da soli o in compagnia?
Non c’è una regola, ma se siete timorosi, sicuramente iniziare in un piccolo gruppo può aiutare a superare il confronto con la solitudine nella natura e il silenzio. Non è banale rimanere davvero soli lontano da tutto. Tuttavia è anche una sensazione preziosa, ormai difficile da sperimentare.
Chi campeggia liberamente?
Non c’è una categoria di persone che campeggiano liberamente, ma ci sono dei gruppi ricorrenti. A noi piace la natura e la scoperta del viaggio. Ci sentiamo un po’ degli alpinisti delle pianure, anche quando non andiamo in montagna. Di solito cerchiamo un campo base sicuro e comodo da dove ammirare ciò che sta intorno a noi. E ci piace raggiungere luoghi ameni a piedi.
A noi piace la natura e la scoperta del viaggio. Ci sentiamo un po’ degli alpinisti delle pianure
Il campeggio libero però è amato molto anche dal variegato mondo freak. Abbiamo visto saggi barbuti che si sono trasferiti con la loro libreria in una pineta isolata vivendo su un amaca per mesi e gruppi di ragazzi uscire la mattina da tende che sembravano spazzate da uno tsunami che scambiano la spiaggia per una discoteca, o altri ancora che sembravano appena arrivati alla riunione globale dei santoni tibetani. Ognuno è libero di fare ciò che vuole ma tutti queste persone così diverse denotano quasi sempre il desiderio comune di costruirsi una nuova casa lontano dalla società con pentole, padelle, letti, panchine, librerie, muretti, tendaggi. A noi piace arrivare in punta di piedi, lasciare poche tracce e andarcene lasciando il luogo che ci ha ospitato come l’abbiamo trovato. Piantare un campo diventa così come aprire un coltellino svizzero. E poi richiuderlo quando si va via.
Dove andare
Se condividete lo spirito di questa pagina ma non sapete dove andare, condividiamo con voi un unica certezza: per quanto possibile, evitate qualsiasi posto consigliato per il campeggio libero. Per lo meno se volete evitare le nuove comunità dei fuggitivi dalla società citati poco sopra. Spiagge, boschetti, pinete, sono tutti luoghi pronti ad accogliervi, magari sotto un albero. State attenti soprattutto all’esposizione al vento e piantate bene i picchetti in quest’ottica. In alcune baie l’aria può arrivare ad essere forte. Se c’è brutto tempo, raro in Grecia d’estate, fate attenzione, e considerate la possibilità di affittare una stanza.
Un unica certezza: evitare qualsiasi posto consigliato per il campeggio libero
Attrezzatura, proteggersi
L’umidità notturna è particolarmente penetrante e, a meno che non abbiate meno di 18 anni o particolari doti contorsioniste, dormire vicino al mare all’aperto potrebbe farvi sentire la mattina dopo un vecchio camion arrugginito che non va più in moto. Perciò il nostro campeggio è in tenda. Qualsiasi prodotto con una buona resistenza al vento, arieggiabile e traspirante nella parte superiore, resistente nella base e dotato di un secondo telo impermeabile andrà bene. Le tende da trekking offrono di solito il miglior bilancio tra prestazioni e leggerezza nel trasporto. Le note “2 seconds” di una famosa catena di megastore sportivi sono meglio di quanto si possa pensare, ma possono rivelarsi ingombranti da trasportare.
Attrezzatura, dormire
Sacco a pelo leggero (quindi piccolo), materassini (ce ne sono per ogni taglia e gusto), una torcia frontale adeguatamente potente (dovete vedere bene al buio), sono gli accessori indispensabili della vostra notte in mezzo alla natura. Oggi esistono sacchi a pelo compatti e leggeri a cui si può aggiungere un interno termico, una soluzione leggera e modulare. Vi consigliamo in ogni caso di rivolgervi ad un negozio dedicato all’escursionismo e al campeggio. Ci sono centri in ogni città: troverete persone competenti che vi possono spiegare le differenze tra i prodotti e i materiali che non sono sempre così ovvie online. In questo campo come in altri vale il detto “paghi quello che compri” e i discount sono appunto quasi sempre la possibilità più economica. Sceglieteli quando avete ben chiaro cosa vi serve.
Lo zaino
In generale uno zaino dovrebbe essere indossabile con facilità, permettere di camminare agilmente e pesare non più di 7/9 chili a seconda della vostra corporatura. Se considerate che normalmente 2 zaini devono contenere tutto il necessario per 2 persone compresi generi personali e provviste, avrete un’idea del limite da darvi e di quanto certi zaini da cartolina sono inadeguati e possono rovinare una bella escursione con il loro peso eccessivo.
Il fuoco
La sera non c’è niente di più bello. Stare insieme intorno al focolare, guardare le fiamme, vivere il momento. Ecco, questi minuti di piacere si possono trasformare in un incendio che lascia un luogo devastato per anni. Non accendete un fuoco se non conoscete bene il territorio e ciò che vi sta intorno. Una scintilla può volare sul campo di paglia anche dalla spiaggia di sassi e dare il via all’inferno. Soprattutto sulle brulle isole spazzate dal vento. I fornellini da campeggio peraltro possono essere anche molto piccoli e pieghevoli e un etto nello zaino può equivalere a luce per tutta la notte o più pentole d’acqua calda per la colazione o la cena. Qui nella foto siamo a Gavdos, dove con zaini leggeri ci siamo accampati per la notte preparando la cena sotto le stelle! Per cucinare abbiamo utilizzato un fornello e un paravento pieghevoli leggerissimi.
Situazione geopolitica nel Mediterraneo
Negli ultimi anni con la guerra in Siria molti profughi si sono diretti verso l’Europa per trovare lavoro e riparo dalle guerre. Arrivati in Turchia alcuni emigranti attraversavano lo stretto braccio di mare che divide la Turchia dalle isole più vicine per approdare in Grecia. Se la vostra meta sono Lesvos, Chios, Samos o Kos, le isole più vicino alla Turchia, potete verificate la situazione dei profughi sul portale dell’UNHCR. Il sito dell’agenzia ONU offre un aggiornamento in tempo reale dei profughi e dei loro luoghi di sbarco. Sarà utile per fugare ogni allarmismo. Il fenomeno si è manifestato soprattutto nel periodo 2015-2016 e oggi gli accordi internazionali con la Turchia hanno pressoché arrestato il fenomeno. La Grecia è un paese sicuro.